Jamais Vu

olio, tela, 2020

In quest'opera il tema trattato è il Mai visto, Jamais Vu, appunto, il contrario del più famoso Deja Vu. In pratica qualcosa di ben noto, in un dato momento per qualche ragione, pare indecifrabile, alieno. Diversi artisti, soprattutto i surrealisti, hanno trattato questo tema, come ad esempio René Magritte con il suo "figlio dell'uomo", una mela diventa qualcosa d'altro perché sospesa davanti ad un volto o la sua pipa con la scritta "questo non è una pipa" e poi Salvador Dalì, con i suoi orologi sciolti. Invece io qui ho voluto concentrarmi non tanto sull'oggetto, per così dire, estraniante, bensì sul soggetto vittima dell'estraniamento. Quindi l'osservatore non vede l'oggetto che causa la sensazione di "mai visto prima", ma assiste alla condizione di alienazione di colei che la vive. Ed è come se il tempo si bloccasse, come se mettessimo in pausa la pellicola di un film, che invece di scorrere rimane sospesa tra un fotogramma e l'altro, in uno spazio indefinito e irriconoscibile.

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